| Residenza | |
Occupazione | |
Note | Morto nella Parrocchia di San Pietro Somaldi in Lucca
http://www.genmarenostrum.com/pagine-lettere/letterab/Banchieri.htm
Compariscono poi in Lucca i Banchieri verso la met� del quattrocento e sene hanno notizie dal manoscritto n. 1103 della R. Biblioteca di Lucca (4): in esso sono ricordati Giovanni che l'anno 1449 era Vicario di Castiglione nel Contado di Lucca ed i suoi figli Ser Antonio, Ser Domenico, Ser Martino insigniti della cittadinanza (nobilt� civica) lucchese, Pietro figlio di Antonio e della Nobile D. Teodora de Franciottis di Carrara (5) anche egli cittadino lucchese (vivente l'anno 1531), Silvestre Sacerdote e Maestro in Sacra Teologia, Rettore della Chiesa di S. Michele di Camigliano (a. 1607). Stefano cittadino lucchese. Qusto ramo � tuttora vigente a Lunata, fra Lucca e Pescia, dove ha beni e palazzo proprio e fu detto dei Banchieri secondi. Di esso � pure cenno nel manoscritto n. 124 della Biblioteca del R. Archivio di Stato di Lucca (1� tomo di una raccolta di appunti gentilizi scritti da Bernardino Baroni nella prima met� del secolo XVIII) (') e ne � riportato a pag. 98 t. lo stemma che va cos� blasonato: Partito, con la fascia di argento sulla partizione caricata da un leone illeopardito, nel 1� di azzurro a tre' 'stelle a sei raggi di oro, male ordinate, nel 2� palato di rosso e di argento di quattro pezzi, i pali rossi caricati ognuno di due coppie di monete d'oro crociate, e poste in palo, una moneta di ogni gruppo in parte sovrapposta all'altra. Confrontando questo stemma con quello dei Banchieri di Feltre (") si rileva che essi mostrano due elementi comuni, oltre l'identit� della partizione, e cio� la fascia ed il leone illeopardito e che inoltre il secondo di essi (senza contare che il giglio pu� stare e ricordare la Toscana) ha la particolarit�, poco comune, che il leone tiene in una branca una pistola, ed ove si consideri che quest'arma prese il suo nome proprio dalla citt� di Pistoia, prima sede dei Banchieri, e che fu la prima a fabbricarne, non sembrer� arbitrario dedurre che lo stemma dei Banchieri veneti mostra la loro derivazione dal ceppo toscano, che nel secolo XV usava certamente nel ramo lucchese lo stemma su riportato, allusivo con le sue monete alla professione di banchiere, stemma che non � da escludersi per quanto ora si � detto sia stato anticamente portato dai Banchieri pistoiesi, costituendo cos� quello originario della casata.
Rivista del Collegio Araldico, Volume 26, Roma, 1927, pag. 410
https://books.google.it/books?id=0v0IAQAAIAAJ |
Protetto per privacy | |
Importante | |
|